Mercoledì 4 dicembre presso il campus IUSVE di Verona si è tenuto il primo Meet-Up Church.
Una proposta della Pastorale universitaria dello IUSVE dedicata agli studenti per provare a vivere l’Avvento in modo diverso, attraverso momenti di riflessione, condivisione e spiritualità.
Indipendentemente dal proprio rapporto con la fede, il Meet-Up Church ha aperto le porte a chiunque desiderasse dedicare un momento alla propria interiorità. L’obiettivo di questo appuntamento era infatti proprio quello di offrire un ambiente accogliente in cui ciascuno potesse sentirsi libero di riflettere, pregare o semplicemente ricevere stimoli e ascoltare sé stesso.
La proposta è iniziata alle 18:45 con un momento introduttivo che ha lasciato diversi spunti di riflessione ai partecipanti. A seguire, in un clima molto intimo e personale, gli studenti hanno dedicato del tempo ai propri pensieri, accogliendoli e lasciando che trovassero spazio nella frenesia della quotidianità. Per chi lo desiderava, era possibile ricevere il sacramento della confessione in preparazione al Natale. A partire dalle 20:30, il Meet-Up Church si è trasformato in un momento conviviale davanti ad una pizza accompagnata da chiacchiere e momenti di confronto.
«Partecipare a questo primo Meet-Up Church – racconta Patrick Da Rin, studente al secondo anno di Web Marketing e Digital communication – è stato come ritrovare un momento di pace nella frenesia di questo periodo. Tra esami, laboratori e lezioni siamo costantemente indaffarati e a volte mettiamo in secondo piano noi stessi. Un momento di questo tipo mi ha permesso di riavvicinarmi allo spirito del Natale. Ho ritrovato un senso di spiritualità in un ambiente accogliente, passando al tempo stesso dei momenti significativi e diversi dal solito con compagni universitari».
Si chiude così il primo di una serie di incontri che nel panorama universitario vogliono mettere a disposizione un cammino per coltivare la propria spiritualità, prepararsi ai momenti salienti dell’anno liturgico e condividere un contesto comunitario.
Fabrizio Rospo per #Cubelive