Giornata di studi “Comunicazione tra saperi e saper-fare”: intersecarsi di percorsi di costruzione

Lo scorso 25 ottobre 2024, l’Aula Magna della sede IUSVE di Mestre, ha ospitato la giornata di studi dal titolo “Comunicazione tra saperi e saper-fare”, organizzato dall’Area di Comunicazione ed educazione.

Fulcro centrale della giornata di studi è stata la Comunicazione, intesa come ambito accademico in diversi risvolti, indagata su come il sapere maturato tra le mura universitarie possa essere trasferito nella pratica.  La mattinata si è aperta con una sessione plenaria all’interno della quale hanno preso la parola Michela Drusian, responsabile dell’ Area di Comunicazione ed educazione dello IUSVE, Pina Lalli, professore ordinario del dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Università di Bologna, Renato Stella professore ordinario del dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell’Università degli Studi di Padova, e Fabio Pasqualetti professore ordinario della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana.

«Qual è il saper fare che vogliamo si accompagni al nostro sapere? – ha spiegato Michela Drusian a margine del convegno– Non è una questione semplice, e le risposte che può generare sono altrettanto complesse, soprattutto oggi, in una società che ci spinge sempre più verso la prestazione, il risultato, l’obiettivo. In questo contesto, le priorità sembrano spesso cambiare senza che ce ne accorgiamo. Riflettendo su queste dinamiche, il mondo della comunicazione ha rappresentato, negli ultimi trent’anni, una fucina di sperimentazione a livello universitario».

Se da un lato la richiesta delle figure professionali legate al mondo della comunicazione ha dato impulso alla formazione di figure sempre più in grado di gestire la trasformazione digitale, dall’altro, ha sottolineato il convegno, è fondamentale alimentare una base culturale solida e di ampio respiro che possa equilibrare l’ibridazione tra saperi di natura umanistica e cultura tecnologica.

«Oggi operare nell’ambito della comunicazione – ha spiegato Fabio Pasqualetti – significa coniugare la conoscenza e lo scrivere con libertà di ricerca, unendo la capacità di creare prodotti confacenti alla realtà comunicativa del proprio tempo. È necessario fare un salto qualitativo: passare dal saper al saper fare, fino al saper essere. In questo modo, si potrà realizzare una buona comunicazione per promuovere il bene della comunità, il bene comune e la crescita delle persone».

Nel pomeriggio, all’interno di tre sessioni parallele, i presenti hanno avuto l’opportunità di assistere a diversi panel tematici, nell’ambito dei quali docenti provenienti da varie università hanno presentato i loro lavori su temi di rilevante importanza, mettendo in luce sfide e opportunità.

Margherita Miola per #cubelive

Foto: Gaia Callegaro

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