La sperimentazione nei mesi di marzo e aprile 2023
con alcune classi terze dell’Istituto salesiano (ISSM)
vede coinvolta in co-design anche l’area di pedagogia dello IUSVE
Il progetto di sperimentazione si chiama «We&Here» che usa «First life» come piattaforma è mirato a rilevare bisogni e stimolare la cittadinanza attiva dei giovani è stato sperimentato nei mesi di marzo e aprile 2023 su un paio classi terze di indirizzo tecnico dell’Istituto salesiano San Marco di Mestre (ISSM) mentre parallelamente è stato costituito un percorso di ricerca che ha previsto un’opera di co-design gestita dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino per la parte tecnologica e dall’Area di Pedagogia dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE) per quanto concerne la parte educativa. La sperimentazione si è svolta parallelamente sia sull’esplorazione di percorsi di cittadinanza attiva in presenza, all’interno dell’aurea urbana di Mestre, sia sui territori digitali del futuro grazie alla sperimentazione della piattaforma «FistLife». Nel corso delle 16 ore complessive di laboratorio i giovani protagonisti hanno fatto emergere la loro visione del territorio, le loro paure, le necessità in ambito di mobilità e autonomia.
«La nostra non è stata soltanto un’operazione di ricerca e sperimentazione – ha dichiarato Marco Emilio, coordinatore dei corsi di baccalaureato/lauree triennali in Pedagogia dello IUSVE e referente scientifico del progetto – ma è stata addirittura in grado di modificare la tecnologia posta a servizio dell’itinerario di educazione civica. Abbiamo, infatti, chiesto e ottenuto particolari modifiche della piattaforma First Life rispetto alle esigenze di esplicitazione dei bisogni dei giovani che hanno partecipato al progetto».
Gli studenti dell’ISSM hanno incontrato anche l’assessore del comune di Venezia Laura Besio e il dirigente Giovanni Braga per presentare il lavoro di mappatura dei loro bisogni nel territorio in cui vivono e proposte di iniziative per il miglioramento.
«Abbiamo aiutato i ragazzi a intrecciare letteratura, arte e valori che possono contribuito nel passato al buon e cattivo governo – ha spiegato Mauro Cassiani, docente di italiano e coordinatore dei percorsi di educazione civica all’Itt. San Marco – e li abbiamo aiutati a entrare in una relazione sociale e politica con il territorio, dimostrando loro che si può dialogare con chi ha responsabilità e può prendere decisioni».
Si aprirà poi una seconda fase di questo progetto, nell’anno accademico 2023-24, che indagherà come le tecnologie di blockchain possono sviluppare economia circolare e partecipazione nei territori.