Si è svolta con buona e qualificata partecipazione, sia in presenza che online, la prima Giornata della ricerca dello IUSVE.
Gli obiettivi, pienamente centrati, sono stati quelli di attivare una riflessione critica sui risvolti didattici ed etici che l’intelligenza artificiale sta provocando nel tessuto sociale nel quale siamo immersi quotidianamente.
Ad aprire la mattinata, dopo i saluti di Nicola Giacopini, direttore IUSVE e Davide Girardi, coordinatore generale della ricerca IUSVE, è stato Guido Boella, docente presso l’Università di Torino. Nel corso del suo intervento, orientato alle recenti prospettive di integrazione dell’AI nella didattica e nella ricerca, ha sottolienato quanto gli odierni problemi da lui riscontrati nei processi di machine learning siano fondamentalmente riflesso dell’esistente e non facciano altro che amplificare pregiudizi e asimmetrie già presenti nella realtà e come i sistemi di appredimento automatico producano risultati abbastanza corretti ma non spiegabili.
Francesca Lagioia, ricercatrice presso l’Università di Bologna, è intervenuta sulle implicazioni di natura etico-giuridica relative all’utilizzo quotidiano dell’intelligenza artificiale, declinadole in sette punti critici: proprietà intellettuale e diritto d’autore, allucinazioni, bias e discriminazione, disinformazione e manipolazione, generazione di contenuti violenti e offensivi, privacy e protezione dei dati, cybersicurezza. I laboratori interdisciplinari hanno consentito di approfondire le relazioni di Boella e Lagioia, constatandone l’attualità e la pertinenza.
Nel pomeriggio la presentazione dei progetti di ricerca diretti da docenti IUSVE ha consentito ai partecipanti di focalizzare maggiormente quali sinergie e collegamenti siano possibili tra diverse Aree e Discipline dell’Istituto universitario e di verificare qualità e varietà dei percorsi di ricerca conclusi o ancora in fase di finalizzazione.