Destinatari: docenti e studenti Iusve
Titolo: Incontro di studio: Biosemiotica e psicopatologia dell’«ordo amoris». In dialogo con Max Scheler
Data: 11.03.2024
Orario: 16:30
Luogo: Biblioteca e online
Che cosa consente l’interazione fra due organismi o la comprensione del vissuto altrui?
Spesso le teorie dell’embodiment, dell’intersoggettività e dell’empatia sono partite da un presupposto individualistico (la comprensione dell’altro è successiva alla comprensione di sé stessi) e cognitivista (la dimensione affettiva è successiva al processo cognitivo). La tesi del nostro ospite è che all’origine non ci sono due entità isolate che successivamente interagiscono.
Piuttosto c’è una falda impersonale – l’affettività originaria (Gefühlsdrang) – che rende tutti gli organismi viventi fin dall’inizio costitutivamente sintonizzati con il piano espressivo della vita. La proposta è quella di ripensare la tematica della corporeità sulla base di una biosemiotica dell’interazione fra corpo vivo (Leib) e ambiente (Umwelt).
Le emozioni umane si rivelano dispositivi che sperimentano livelli di sintonizzazione ulteriori e che, proprio perché ex-centriche, espongono l’umano al rischio di alienarsi nelle varie forme d’esistenza psicopatologiche. Si tratta d’una prospettiva inedita, che si rivolge alla psicopatologia per rileggere in controluce la filigrana che intesse la struttura della singolarità personale.
Quello che emerge è un territorio intermedio fra la filosofia e la psichiatria: la psicopatologia dell’ordo amoris.
Per iscrizioni:
Intervengono:
Guido Cusinato, Università di Verona
Lorenzo Biagi, IUSVE
Marco Emilio, IUSVE
Michele Marchetto, IUSVE