Sabato 20 aprile 2024 si è tenuta la seconda edizione dei BUZZ DAYS presso la sede IUSVE di Verona.
Le attività sono state organizzate e coordinate da un gruppo di studenti interni al nostro Istituto universitario, uniti dalla voglia di uscire dai banchi e vivere un’ esperienza universitaria che vada ben oltre la sola didattica. Un principio in cui IUSVE crede fermamente, come dimostrato durante i BUZZ DAYS dal responsabile attività studentesche a Verona Luca Salaorni che ha dato fiducia e libertà al gruppo. Dopo i tornei di calcio balilla e ping pong che hanno animato l’università a dicembre, questa volta è stato il turno di pallavolo e basket.
«L’obiettivo di questi progetti – racconta Fabrizio Rospo, IUSVE ambassador e membro del team organizzativo – è stato fin dal principio quello di portare leggerezza e spensieratezza alle giornate universitarie. Cerchiamo di incastrarci sempre in periodi che sappiamo essere carichi di lavori e consegne, sperando che una giornata come quella appena trascorsa possa essere un pretesto per concedersi una pausa e collaborare divertendosi insieme».
I BUZZ DAYS hanno ricevuto una notevole partecipazione sia dagli studenti IUSVE di entrambe le sedi, sia tra gli studenti USAC che hanno partecipato alla giornata con tre squadre di basket.
La mattinata ha visto le squadre sfidarsi, sia per pallavolo che per basket, alla ricerca di un piazzamento per la qualificazione alle fasi finali che, dalla pausa pranzo in poi, hanno regalato emozioni decisamente più forti spinte dal tifo dei compagni presenti sulle tribune.
Ad uscirne vincitori sono stati gli Anonimi per la pallavolo (Gabriel Mota, Francesca Riolo, Cristina Gotter, Alessia Meoli, Francesco Vicentini, Efrem Begovich) e il team USAC 1 per il basket (Mason Rowe, Nick Smith, Ashton Pearson).
«Giornate di questo tipo – sintetizza Isma Sadek, studente IUSVE di Web Marketing & Digital Communication coinvolto come giocatore nei BUZZ DAYS – mi danno modo di poter intravedere prospettive interessanti per IUSVE. Sarebbe bello partire da gruppi come questo per poter creare un domani delle squadre sportive o più banalmente dei team di studenti che prendano a cuore una causa figlia dell’università e si impegnino per portarla avanti e raccontarla sul territorio».
Redazione #cubelive