“Un ponte tra psicologia e diritto. Riflessioni alla luce della riforma Cartabia”

Lo scorso 15 novembre, l’Aula Magna della sede IUSVE di Mestre ha ospitato il convegno “Un ponte tra psicologia e diritto. Riflessioni alla luce della riforma Cartabia”, organizzato dall’Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto (OPPV), in collaborazione con IUSVE.

L’obiettivo centrale dell’evento è stato quello di esaminare i cambiamenti apportati dalla Riforma Cartabia nel contesto del processo civile di famiglia e di esplorare i nuovi scenari che tale provvedimento normativo introduce sia a livello giuridico che psicologico. Numerosi gli interventi degli esperti miranti a valutare le ricadute pratiche della riforma, dal rapporto con i servizi sociali alla Giustizia riparativa fino alle dinamiche della genitorialità e alla valutazione psicodiagnostica nelle consulenze tecniche d’ufficio.

L’evento si è aperto con il saluto da parte del direttore IUSVE Nicola Giacopini e della dirigenza dell’OPPV ed è stato inaugurato dal magistrato Alessandro Cabianca, che ha esposto le sue considerazioni inerenti in particolare il processo civile di famiglia.

«Non si finirà mai abbastanza di ricordare come il mondo della famiglia sia relazione pura tra due soggetti – ha sottolineato Giorgio Vaccaro, avvocato e professore di Diritto e procedura civile – che è legata all’innamoramento e, quando questa relazione ha bisogno di una regolarizzazione, la vita dei figli e tutto questo materiale cadono in tribunale. Quindi, avvocati e giudici devono essere preparati e pronti ad affrontare tutte le tematiche legate alla relazione». Di seguito il professor Vaccaro ha trattato l’evoluzione del rapporto con i servizi sociali e la selezione peritale, oltre alle nuove facoltà difensive previste dalla Riforma.

«Valutare le capacità e le responsabilità delle persone come competenza strettamente psicologica – ha aggiunto Davide Maria Marchioro, responsabile dell’Area di Psicologia presso IUSVE –  può aiutare il giudice a prendere decisioni corrette, supportando le decisioni giuridiche più equilibrate e favorendo la prevenzione e la riabilitazione. Questo può contribuire a ridurre il rischio di comportamenti illeciti». 

Marco Monzani, coordinatore del Corso di Laurea magistrale in Psicologia clinico-giuridica presso IUSVE, ha affrontato poi il tema della nascita della Giustizia riparativa, ripreso e declinato in ambito famigliare, dalla psicologa ed educatrice Giada Fratantonio.  «La giornata di oggi – ha dichiarato Monzani – è stata l’occasione per fare il punto sulla riforma Cartabia, che è una riforma dal punto di vista giuridico, civile, penale e minorile, che potremmo definire epocale».

Il programma è proseguito con l’intervento di Elena Piccoli, Psicologa e Psicoterapeuta, con interessanti “Pillole di costrutti e teorie sulla genitorialità” per comprendere meglio le dinamiche familiari. Infine, Fabio Benatti, professore ordinario presso l’Area di Psicologia IUSVE e coordinatore dei corsi di Baccalaureato, ha illustrato la valutazione psicodiagnostica della genitorialità nelle consulenze tecniche d’ufficio.

«L’idea è nata proprio grazie all’Ordine degli psicologi e delle psicologhe venete – ha aggiunto Tiziana Magro, docente presso l’Area di Psicologia dello IUSVE –  che ha investito non solo in pubblicità, ma anche in risorse per la formazione dei giovani psicologi e psicologhe in questo campo, che è rimasto un po’ la Cenerentola in questi anni. A conclusione del mandato è stato pensato un testo che potesse raccogliere i contributi sia dei giovani psicologi e delle giovani psicologhe venete, sia di alcuni colleghi che hanno fatto formazione per lo stesso Ordine».

 

Margherita Miola per #Cuberadio
Foto: Gaia Callegaro – Video: Matteo Contarin

 

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