La storica visita di papa Francesco a Verona del 18 maggio 2024 è stata rilanciata sui social anche grazie al contributo di studenti IUSVE e volontari di Cube Radio e hanno consegnato agli artisti Amadeus e Ligabue, tra i protagonisti del segmento di “Arena di pace” trasmesso dalla Rai, una speciale versione del logo dell’evento a ricordo della memorabile giornata.
Per diversi mesi Claudia Rossato, Davide Lonardi, Eleonora Lucrezia Iacoponi, Flor Maria Montan e Matilde Dal Forno hanno supportato la comunicazione digitale dei cinque tavoli di lavoro confluiti nella manifestazione “Arena di pace”. Al loro operato si sono aggiunti Matteo Contarin, videomaker, Marica Padoan, fotografa, Emma Magnabosco, grafica, Elisa Filippini e Giulia Compagnin, specializzate nella gestione dei social media.
Fanno tutti parte del “Cube Radio Social Team”, una task force coordinata da Aurora Simionato, social media manager dell’emittente accademica e Luca Salaorni, responsabile delle attività degli studenti dello IUSVE di Verona, in grado di garantire una comunicazione multicanale in tempo reale con il supporto anche dell’intelligenza artificiale.
«È incredibile pensare di essere stati un ponte per condividere il messaggio di pace portato all’interno dell’Arena» ha commentato Davide Lonardi, uno degli studenti coinvolti, a cui hanno fatto eco Flor Maria Montan: «contribuire alla preparazione dell’evento e alla creazione di contenuti per i social per “Arena di pace” mi ha permesso di crescere umanamente e professionalmente» e Matilde dal Forno: «è stata un’altalena di emozioni che mi ha permesso di imparare dai gesti più piccoli, crescere insieme a una squadra affiatata ma soprattutto diventare concretamente un piccolo tassello di quel grande puzzle che è la costruzione della pace».
«Da anni tra le figure professionali che formiamo ci sono anche futuri social media manager di aziende e imprese – spiega Marco Sanavio, direttore della comunicazione istituzionale dello IUSVE e di Salesiani Don Bosco Mestre – e per i nostri studenti la visita del papa del 18 maggio è stata l’occasione per cimentarsi sul campo e applicare le competenze apprese e metterle a servizio di un progetto che li ha strettamente connessi con il territorio e il sociale scaligero».
Redazione #cubelive